Potrebbe essere una metafora del successo illusorio, lo spettacolo “The Empire Builders”, che la pluripremiata Hayal Perdesi Theatre Company di Istanbul ha messo in scena allo Spazio Teatro NO’HMA di Milano. L’occasione è il Premio Internazionale “Il Teatro Nudo” di Teresa Pomodoro, che porta in Italia realtà artistiche di tutto il pianeta.

Protagonista della pièce è la famiglia Dupont, intrappolata in un irreale edificio a più piani. Impauriti da un rumore tanto sgradevole quanto misterioso, padre, madre e figlia scalano l’edificio da un appartamento all’altro. Insieme alla loro domestica, finiscono col doversi adattare ad ambienti sempre più disagevoli e claustrofobici.
Se i coniugi Dupont sembrano dimenticare in fretta gli agi precedenti, la figlia Zenobia, adolescente ribelle, non fa che recriminare. Rivendica una stanza tutta per sé. Da sei camere, infatti, i Dupont sono scesi a tre, poi a due. E al peggio non c’è limite.

Teatro italiano, compagnia turca, drammaturgia francese di Boris Vian, regia macedone di Aleksandar Popovski: “The Empire Builders” sembra realizzare attraverso l’arte quella coesione europea così difficile da costruire attraverso la politica.

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